Bolivia – Il sostegno dei più fragili e delle famiglie più vulnerabili ovunque siano
di Rosmary Llado R., Pastoral Social Caritas Beni, partner locale PRO.DO.C.S.
Un bambino di 7 anni gridava… non era giusto, quello che stava succedendo, perché sua madre… era morta!!! Non capiva, nella sua giovane età, cosa fosse questa malattia… e diceva… con chi resterò?… non ho più… mia mamma!
Non aveva un padre. Sua madre single, con due figli, li aveva lasciati orfani.
È una testimonianza che spezza il cuore e, simile a questa, molte altre, con famiglie che nello stesso periodo, hanno perso più persone.
Dall’inizio della pandemia il Centro de Salud Nuestra Senora de Pompeya della Città di Trinidad, Regione Amazzonica del Beni in Bolivia, gestito dalla Pastoral Social Caritas Beni, è stato sempre aperto, riuscendo a fornire servizi di solidarietà a persone con risorse economiche limitate, con cure e distribuzione di farmaci gratuiti. Al personale medico, infermieristico e amministrativo del Centro sono state fornite tutte le scorte di biosicurezza e di protezione individuale, ma, nonostante questo, quasi tutti si sono contagiati.
In questi mesi della pandemia, la Pastoral Sociale Cáritas Beni sta ricevendo con Campagne di solidarietà locali e nazionali, donazioni di medicinali, materiali di biosicurezza e cibo, ha, inoltre, portato avanti una serie di attività per raggiungere le famiglie più vulnerabili della città, delle Province e delle Comunità indigene e contadine.
Nella città di Trinidad si è portato aiuto a persone con disabilità fisiche e mentali, migranti, anziani, detenuti.
Nelle Province di Itenez, Ballivian, Marván, Mojos e Cercado sono stati riforniti gli ospedali con alcune bombole di ossigeno e con i loro accessori e medicinali.
Le Comunità indigene e contadine hanno ricevuto materiali di biosicurezza di protezione individuale, cibo come riso, farina, zucchero, olio, sale, tè, cioccolato, cereali e latte per i bambini.
Nella Sede Centrale della Caritas Beni sono state ospitate 40 famiglie bloccate dalla pandemia, dando loro alloggio gratuito e sono stati accolti medici e vigili del fuoco volontari venuti a collaborare con ospedali e centri sanitari statali.
Oggi si continua con la assistenza gratuita ai poveri, fornendo farmaci e cibo alle famiglie a basso reddito e già si prevede di riprendere le attività di assistenza medica alle comunità contadine e indigene della Provincia.