La Salle Foundation – Libano

Nel 2016, il Libano, un piccolo paese del mediterraneo con appena 4 milioni di abitanti, ha dovuto fronteggiare l’arrivo di 1 milione e mezzo di profughi, che scappavano dalla guerra in Siria e dalle persecuzioni religiose in Iraq. Migliaia di bambini e bambine sono arrivati nel paese dopo aver visto la loro casa in fiamme, dopo aver perso i propri cari o anche i genitori; si sono ritrovati in un paese di cui non conoscevano la lingua, in condizioni di vita non salubri e sovraffolate. Molti di loro non andavano a scuola da anni, alcuni non ci erano mai andati e non avevano quindi i requisiti per poter frequentare le scuole libanesi, con i ragazzi della loro età, per questo è nato il progetto Fratelli.
Prima che venisse creato il progetto, la maggior parte di loro trascorreva la giornata a “casa” o in strada, solo, o prendendosi cura dei fratelli e sorelle più piccoli, mentre gli adulti si barcamenavano alla ricerca di un lavoro.
Le ore scorrevano grigie e vuote, passate senza poter vivere la propria infanzia e andare a scuola, esposti a pericoli e a rischio di abusi. Per rispondere a questo grande bisogno, i Fratelli Maristi e La Salle hanno creato il Progetto Fratelli,
composto da due centri di educazione non formale, uno a Rmelieh e uno a Beirut, che accolgono ogni giorno 700 beneficiari in tanti programmi educativi, rivolti ai più piccoli, per poter poi accedere alla scuola pubblica, ai più grandi, per rimettersi in pari, ai giovani e alle mamme, per formarsi per un lavoro.

Oltre alla crisi migratoria, nell’ottobre 2019 si è aggiunta una crisi politica e sociale prima, economica e finanziaria poi. La successiva diffusione del COVID-19 e l’esplosione avvenuta nel porto di Beirut il 4 agosto 2020 hanno piegato il Libano e portato tre quarti dei suoi abitanti a vivere sotto la soglia di povertà estrema.
Nonostante queste gravi tensioni, il Progetto Fratelli non ha interrotto il suo operato, e ha anzi accolto sempre più libanesi in condizioni di vulnerabilità, diventando un riferimento per le comunità vicine ed esempio di inclusione e di pace.

L’attività di Fratelli serve più di mille bambini, bambine, adolescenti, giovani e mamme ogni anno, grazie ai quasi 50 educatori che fanno parte di questa famiglia e alla collaborazione di tante organizzazioni che ci aiutano finanziariamente e ci accompagnano in questo percorso.
Se all’inizio della guerra siriana si pensava che tutti gli sfollati sarebbero presto tornati nel loro paese,
oggi, dopo 11 anni dallo scoppio del conflitto, è più che mai evidente che occorre incamminarsi sulla via
dell’accoglienza e dell’inclusione. Ed ecco che Fratelli sia a Rmeileh (Saida) che a Bourj Hammoud
(Beirut) – fa tesoro di tutte le esperienze degli ultimi sei anni e contribuisce alla piena integrazione nella
scuola pubblica e nella società libanese. C’è ancora molto lavoro da fare. La lista d’attesa nei
nostri programmi è sempre lunga e i bisogni della popolazione rifugiata, così come dei vulnerabili libanesi,
aumentano ogni giorno. Ma Fratelli continua instancabilmente a trovare nuove soluzioni e progetti per garantire accoglienza, istruzione e inclusione e creare ponti di pace laddove sorgevano muri di guerra.

Organizzazione

Fondazione De La Salle Solidarietà Internazionale Onlus e Fondazione Marista per la solidarietà internazionale


Località

Libano – Rmelieh (Saida l’antica Sidone) e il quartiere Bourj Hammoud di Beirut


Storie dal campo

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Sito web del progetto


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