Caritas Italiana – Turchia

In Turchia, come in Siria, la situazione umanitaria è resa ancora più drammatica a causa del terremoto dello scorso febbraio, che ha colpito vaste zone sud orientali del Paese e della Siria settentrionale. La nazione turca è da tempo un passaggio obbligato dei flussi migratori che dal Medio ed Estremo Oriente si muovono verso l’Occidente in cerca di speranza. Le politiche europee e internazionali basate sulla militarizzazione e sull’esternalizzazione dei confini, hanno fatto sì che la Turchia diventasse una sorta di purgatorio, una no man’s land – una terra di nessuno – dove uomini, donne e bambini sono costretti a rimanere in stallo per anni, senza la possibilità di ricostruirsi una vita, di progettare il futuro.

La stragrande maggioranza delle persone in fuga sono siriani, martiri vivi di una guerra entrata nel suo 13esimo anno. Vivono principalmente distribuiti nelle città di confine quali Şanlıurfa, Gaziantep, Hatay, Kilis, Iskenderun i territori più colpiti da sisma, per cui i siriani sono diventati vittime due volte di sfollamenti: causati prima dalla guerra e poi dai disastri naturali.

Su un milione di rifugiati siriani impiegati, il 95% lo è in modo informale. Nonostante i siriani abbiano il diritto al lavoro, i loro datori sono restii ad avviare le pratiche, lasciando così molti di questi lavoratori senza tutele, vittime di un’instabilità che rende ancora più vulnerabile la loro vita quotidiana.

Tuttavia la povertà, la mancanza di assistenza sociale e la disoccupazione affliggono in particolare le donne a causa dei bassi livelli di istruzione e, conseguentemente, delle scarse competenze tecniche e linguistiche. L’intervento è teso a favorire un percorso di autonomia femminile destinato a 50 donne migranti, grazie ad attività di formazione professionale ed il successivo inserimento lavorativo. Si favorisce grazie al progetto sia l’accesso a corsi di formazione professionali, a stage lavorativi presso imprese locali; sia la promozione di micro imprese attraverso una formazione ad hoc, ed il sostegno finanziario, utile ora più che mai, per garantire un’abitazione a quelle donne e alle loro famiglie sfollate a causa del recente terremoto.

Organizzazione


Località

Turchia – Istanbul, Izmir e Iskenderun  


Storie dal campo

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