Il cammino di integrazione di Boutros
Boutros, è un giovane siriano di 25 anni, laureato in Belle Arti all’Università Tishreen di Latakia, in Siria, con la specializzazione in disegno e pittura.
È arrivato a Milano nell’estate del 2021, per poter frequentare il Master “Ideazione e produzione audiovisiva, cinematografica e per i media digitali – IPM”, presso l’ALMED – Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica.
Ad accoglierlo è stata l’Associazione Pro Terra Sancta, che si è occupata degli aspetti logistico-abitativi, mentre l’Associazione Francesco Realmonte lo ha introdotto nella realtà universitaria milanese e affiancato nell’acquisire la lingua italiana, fondamentale sia per poter seguire le lezioni che per poter svolgere il suo percorso di autonomia e di costruzione di un futuro inserimento lavorativo in Italia. Ha instaurato un rapporto di fiducia e amicizia con l’insegnante di italiano, che lo ha anche accompagnato nello scoprire la città.
Boutros, durante l’anno di frequenza del Master, si è proposto come volontario fotografo, con l’intento di immortalare alcuni momenti significativi dei progetti in corso d’opera e, allo stesso tempo, per realizzare piccoli video di presentazione dei laboratori, tra i quali quello di sartoria solidale e della ciclofficina.
A febbraio scorso è stato molto felice di poter andare con un gruppo di rifugiati in udienza da Papa Francesco, che ha documentato con una serie di belle fotografie.
A luglio, grazie al suo impegno ha iniziato, come ricercatore, a prendere parte al progetto Horizon 2020, dal titolo MIMY- EMpowerment through liquid Integration of Migrant Youth in vulnerable conditions. Il suo coinvolgimento sta prevedendo la realizzazione di un video di presentazione del progetto stesso e, in particolare, sugli aspetti positivi e le difficoltà riscontrate nel processo di integrazione dei giovani migranti.
Da agosto fino ad ottobre Boutros è ospite presso l’Ostello Bello e per ringraziare dell’ospitalità sta realizzando dei video promozionali per la struttura ricettiva.
Sempre per raggiungere una propria autonomia economica lavora saltuariamente come cameriere, con la speranza di poter trovare un lavoro più affine alle sue competenze.
Il suo cammino di integrazione è cominciato, ma la strada è ancora lunga.
Vedi il video realizzato da Boutros presso la Ciclofficina dell’associazione per giovani rifugiati: